Comunicato stampa del 30 aprile 2009
Prima in Umbria, la Comunità Montana Valnerina approva il proprio Statuto
NORCIA- Prima fra tutte le cinque comunità Montane Umbre insediate dopo la Legge di riforma regionale, la Comunità Montana Valnerina ha approvato il suo Statuto, votandolo all’unanimità.
Nel preciso rispetto delle disposizioni regionali che prevedevano l’approvazione dello Statuto del nuovo ente entro un termine di centoventi giorni dall’insediamento del primo consiglio, proprio dal territorio più montano dell’Umbria arriva la prima adozione della Carta che detta principi, scopi, regole e funzioni.
Quindici comuni situati lungo il bacino del Nera, un parco regionale all’interno, la sede legale e operativa a Norcia, una sede operativa a Terni e lo scopo di promuovere, valorizzandolo, il territorio di propria competenza, con un occhio fisso sull’economia integrata della valle, costituiscono l’incipit del fondamentale documento, su cui si baseranno tutti i regolamenti dell’ente e l’attività amministrativo-politica.
Allo Statuto ha lavorato con competenza e organizzazione un’apposita commissione consiliare presieduta da Renato Peroni, vicepresidente Francesco Cucci, membri Paolo Galeazzi, Valentina Eresia, Tullia Valeriani, Romano Piergentili, Pietro Bellini, Luca Castiglione e Pietro Morichelli, segretari Marcello Proietti e Maria Grazia Zoppitelli.
Consiglieri di maggioranza e minoranza , con spirito di responsabilità e partecipazione, hanno trovato condivisione sui sei titoli che raggruppano ben sessantuno articoli, dedicati alla disciplina degli organi, agli strumenti e alle risorse per la realizzazione dei fini istituzionali, all’ordinamento degli uffici e dei servizi, ai rapporti con gli enti pubblici, alla partecipazione, comunicazione e informazione.
Tra le questioni più importanti sono state introdotte la nomina del presidente e del vicepresidente del Consiglio, è stata prevista una votazione palese per l’elezione del presidente della Comunità Montana e della Giunta, la possibilità ai comuni con più di venticinquemila abitantidi aderire all’ente montano e il divieto ai comuni costituenti la Comunità Montana di prendere parte ad altre forme associative per l’espletamento di funzioni proprie di cui l’ente è titolare.