Il Consiglio della Provincia di Terni nella seduta del 12 marzo 2012 ha approvato all’unanimità il Regolamento e il Piano dell’area naturale protetta regionale “Parco fluviale del Nera”.
Dopo un iter iniziato nel 2007 con l’adozione da parte del soggetto gestore (Consorzio Parco fluviale del Nera), dei cinque comuni (Terni, Arrone, Montefranco, Ferentillo e Polino) della stessa Provincia di Terni e della Comunità Montana di Terni (Valle del Nera e Monte S. Pancrazio), si conclude il cammino di questi due strumenti fondamentali per la gestione, fruizione e programmazione del territorio del parco che saranno alla base delle politiche economiche e sociali del futuro Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco.
L’approvazione all’unanimità è un risultato molto importante per questo territorio, frutto di una partecipazione trasversale e capillare che in questi anni ha visto coinvolti i soggetti portatori delle diverse istanze presenti in questo ambito.
Nell’articolo: Crediti Documenti Scheda Piano del Parco Scheda Regolamento del Parco |
Il Parco fluviale è territorialmente costituito da un’area protetta individuata lungo l’asta del fiume Nera che, dalla zona della cascata delle Marmore, giunge fino al confine tra le Province di Terni e Perugia, comprendendo parte dei maggiori affluenti presenti nel tratto. Il fine del regolamento e del piano è quello di: “Conservare, difendere e ripristinare il paesaggio e l’ambiente, di assicurare il corretto uso del territorio per scopi ricreativi, culturali, sociali, didattici e scientifici e per la qualificazione e valorizzazione delle risorse e dell’economia locale”.
Nel rispetto di queste finalità il Parco fluviale del Nera è stato concepito come un’area protetta ad indirizzo misto, sia naturalistico sia antropico. In tale area il problema della conservazione e salvaguardia del patrimonio naturale deve confrontarsi con una presenza antropica che è storicamente forte, ma che pure ha prodotto un patrimonio storico-culturale ricco e complesso che costituisce parimenti un “valore” da tutelare.
Il lavoro del piano iniziato, nel 1995 proprio dalla Provincia di Terni che costituì un apposito comitato scientifico con tecnici interni ed esterni, per la redazione di quello che allora si chiamava il Piano di Conservazione e Sviluppo del parco fluviale del Nera-Velino, ha prodotto un strumento, che nonostante il lungo e tormentato periodo di gestazione, ha conservato forti caratteri innovativi.
Il piano non si è limitato a individuare come previsto dalla L.R. n. 9/1995 la zonazione, ovvero l’articolazione del territorio in zona A) riserve integrali; zona B ) riserve generali – orientate; zona C) aree dl protezione; zona D) aree dl promozione economica e sociale; – ma ha creato una normativa trasversale per sistemi «naturale» e «antropico» prendendo atto anche di nuovi elementi che nel frattempo sono intervenuti in applicazione di normative sovraordinate come la rete natura 2000 (SIC e ZPS) o la RERU (Rete Ecologica Regione Umbria).
Altra importante innovazione è quella che il Piano del Parco, come previsto dal comma 7 dell’art. 12 della L.R. 9/1995, contiene anche una proposta di modifica della perimetrazione provvisoria stabilita dalla legge istitutiva, che prevede l’inclusione sia di aree particolarmente sensibili sul piano naturale come un tratto del fosso di Salto del Cieco, sia l’ampliamento al comune di Polino escluso dalla proposta originale.
Spetta ora alla Regione dell’Umbria accogliere tale proposta di perimetrazione approvandola con la legge regionale.
Progettista/redattore finale: Arch. Miro Virili
Responsabile del procedimento: Dott. Stefano Gregori
Responsabile del procedimento Provincia di Terni: Dott. Paolo Viali
Gruppo di Lavoro Regolamento e Piano del parco:
Arch. Miro Virili, Dott. Giampaolo Murgia e Ing. Franco Merlini
Gruppo di lavoro ex Piano di Conservazione e Sviluppo Nera Velino 1994-1995:
Arch. Carlo Bientinesi, Arch. Lucina Caravaggi, Arch. Michele Giorgini, Arch. Miro Virili
Ing. Giovanni Amati, Dott. Anna Amadei, Arch. Sergio Fioravanti, Arch. Daniela Ricci.
Elaborati
https://www.parcodelnera.it/il-piano-del-parco/
WEBGIS
http://parcodelnera.montagneaperte.it/webgis/map.phtml
Il Piano è costituito dai seguenti elaborati:
- Tav. 1, Perimetrazione definitiva e ambiti di studio (Scala 1: 25000);
- Tav. 2.1, Zonazione sud: comuni di Terni-Arrone-Montefranco-Polino (Scala 1: 10000);
- Tav. 2.2, Zonazione nord:comune di Ferentillo (Scala 1: 10000);
- Tav. 3, Sistema naturale (Scala 1: 25000);
- Tav. 4, Sistema antropico (Scala 1: 25000);
- Tav. 5.1, RERU sud: comuni di Terni-Arrone-Montefranco-Polino (Scala 1: 10000);
- Tav. 5.2, RERU nord:comune di Ferentillo (Scala 1: 10000);
- Norme Tecniche d’Attuazione del Piano.
Il perimetro definitivo dell’intera area naturale protetta è riportato sulle Tavole di Piano. L’intero perimetro è rappresentato nella tav. 1 “Perimetrazione Definitiva”, in scala 1/25000. L’esatta individuazione su base fondiaria viene riportata nelle tavole sulla “Zonazione”, Tav.: 2.1 e 2.2, in scala 1:10000. All’interno del perimetro sono individuate le zone di protezione A, B, C, D, ai sensi di quanto disposto dalla L.R. 9/95 e dalla L. 394/91.
Ad integrazione e completamento della zonizzazione indicata dalle suddette leggi, ed in funzione di specifiche peculiarità riferibili alle singole zone, il Piano del Parco articola in sub zone le zone classificate C e D. In particolare, la zona C è articolata nelle sub zone C1, C2 e C3; la zona D, è articolata nelle sub zone D1 e D2.
Il Piano del Parco individua all’esterno della perimetrazione dell’area naturale protetta ed internamente a quella definita “ambito di studio” dal precedente “Piano di Conservazione e Sviluppo del Parco fluviale del Nera-Velino (1994-95)”, una “zona d’influenza socio economica” corrispondente al Bacino imbrifero del tratto del fiume Nera compreso nel territorio del Parco. Quest’area si caratterizza per un elevato grado d’interazione con il sistema naturale ed antropico del Parco.
Il piano dell’Area naturale protetta, a seguito di un’analisi territoriale delle valenze ambientali e storico-culturali, contiene la proposta definitiva della perimetrazione in modifica a quella provvisoria stabilita dalla regione con legge istitutiva.
Il Piano detta norme in ordine alla conservazione, trasformazione ed uso dei caratteri fisici del territorio, degli edifici, degli spazi aperti e dei manufatti.
Il Piano costituisce lo strumento territoriale referente per le politiche economiche e sociali previste nel Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco.
Il regolamento disciplina le modalità d’accesso, fruizione ed utilizzo, nonché i criteri di gestione e d’esercizio delle attività consentite nell’area naturale protetta regionale “Parco fluviale del Nera”, ed in particolare:
- Specifica le modalità di svolgimento di alcune attività e stabilisce quelle vietate in quanto contrastanti con la L.R. n. 9 del 3 marzo 1995, ovvero con le finalità e gli obiettivi del Piano del Parco e del soggetto gestore;
- Concorre all’applicazione della legge quadro sulle aree naturali protette – L. n. 394 del 6 dicembre 1991 e della L.R. 3 marzo 1995 n. 9, nonché all’attuazione del Piano del Parco e del Piano Pluriennale Economico e Sociale;
- Concorre all’applicazione delle normative dell’Unione Europea, statali e regionali. in materia di tutela dell’ambiente.