L’arte della norcineria ha origini lontane: i grandi boschi di querce vennero sfruttati, fin dall’età romana, per il pascolo di mandrie suine alla ricerca di ghiande fresche, mentre a partire dall’Alto Medioevo si diffuse la pratica di trasformare le carni sperimentando nuovi metodi di conservazione. Da allora che le tecniche di salagione e stagionatura di prosciutti, capocolli e salsicce iniziarono ad essere affinate dagli artigiani della valle, fino a diventare, secolo dopo secolo, uno dei simboli della sapienza alimentare del territorio. È da Norcia che proviene l’appellativo di “norcineria” dato a quest’arte, mentre si usa il termine “norcino” per indicare il mestiere.
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